L'Italia costretta a rinunciare agli Europei di rugby in carrozzina: "Impossibile viaggiare" - DIRE.it

2022-08-31 08:42:45 By : Mr. Jamie Jiang

ROMA – Niente Europei di rugby in carrozzina per l’Italia. Con una nota ufficiale inviata alla Federazione internazionale (WWR), la Fispes ha comunicato la rinuncia della Nazionale alla rassegna in programma a Skien, in Norvegia, dal 4 all’11 settembre. Il motivo? Le “insormontabili difficoltà logistiche nel trasferire l’intera squadra in Norvegia in aeroporti e con compagnie aeree che non forniscono la necessaria assistenza agli atleti in carrozzina ed il trasbordo delle carrozzine da gioco”.

Una “situazione incresciosa” che la Fispes ha voluto denunciare “con fermezza alla WWR e al Comitato Organizzatore, sottolineando anche il danno etico, morale ed economico subito dagli atleti, che si sono duramente allenati per prepararsi a questo evento”. Nel comunicato della Federazione anche le parole del presidente Sandrino Porru: “Questa difficile scelta è dovuta alla oggettiva impossibilità di garantire, a tutti i convocati, gli adeguati livelli di tutela e sicurezza nonché le dignitose condizioni di viaggio che necessitano a una Nazionale per la partecipazione ad eventi di elevata importanza internazionale”, come questa manifestazione europea, ancor di più se i componenti delle rappresentative vivono una condizione di tetraplegia”. L’aver dovuto prendere questa decisione “mi ha profondamente amareggiato perché, da atleta, tecnico e dirigente, conosco perfettamente gli sforzi, i sacrifici e la determinazione di tutti i giocatori e dello staff tecnico per raggiungere l’obiettivo di rappresentare la nostra nazione ad un Europeo”.

Anche il capitano della Nazionale, Davide Giozet ha spiegato che “stavamo preparando questi Europei da tempo e ci siamo impegnati duramente per arrivare pronti all’appuntamento. Abbiamo rinunciato anche alle ferie per allenarci tutta l’estate, ma il problema di natura logistico è stato davvero insormontabile”. La Federazione ha fatto di tutto per permetterci di andare in Norvegia sia dal punto di vista organizzativo che economico. Ovviamente c’è tanta delusione legata al momento e, anche se sembra di essere tornati indietro di 30 anni in termini di accessibilità, come squadra dobbiamo dare prova di maturità e saper affrontare anche situazioni negative come questa. Da qui si riparte perché abbiamo la volontà di tenerci pronti e preparati per nuovi stimoli e nuove avventure”.

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