WTA Granby: Kasatkina avanza in semifinale, battuta in due set Parrizas-Diaz

2022-08-31 08:40:57 By : Mr. Barry Tu

Ora per la russa, numero 1 del tabellone ci sarà la francese Diane Parry, nella parte bassa si scontreranno Kostyuk e Saville

La giornata dedicata ai quarti di finale del Championnats Banque Nationale de Granby si è conclusa nella notte italiana con il match più atteso: quello che ha visto trionfare la tds n. 1 del torneo Daria Kasatkina sulla n. 5 del tabellone, per 6-3 6-2 in poco più di un’ora e venti di gara. Un’affermazione decisamente agevole per la russa, numero dieci del ranking mondiale, che ha concesso in totale cinque giochi alla sua avversaria. Ciononostante, la partenza di Dasha è stata alquanto negativa, visto che si è trovata subito sotto nel punteggio in avvio con il 3-0 in favore della 31enne di Granada. Da quel momento, però, Kasatkina ha deciso che era ora di alzare i giri del motore e per la spagnola non c’è stato più niente da fare: la n. 64 WTA infatti è stata costretta, inerme, a soccombere sotto i colpi di Daria, la quale ha assestato un gancio devastante alla sua avversaria attraverso un filotto di sei giochi vinti consecutivamente e mettendo così fine alla prima frazione.

KASATKINA ALLA RINCORSA DEL SECONDO TITOLO DEL 2022 – La semifinalista dell’ultimo Roland Garros ha poi tirato il fiato, dopo l’accelerazione pazzesca fatta registrare a partire dal quarto gioco del match, e dunque si è nuovamente resa protagonista di un’altra partenza falsa, in un game maratona in cui non è mancata lotta con la 25enne di Togliatti arresasi alla perdita del proprio turno di servizio solamente dopo 18 punti giocati e quattro palle break frantumate. Tuttavia la recente campionessa del WTA 500 di San José, ha immediatamente ricucito lo strappo per poi infliggere l’accelerata finale alla sfida mediante un doppio break messo a segno tra il sesto e l’ottavo gioco. Prova chirurgica alla battuta con la prima palla per la n. 10 delle classifiche: 69% in campo e 70% di trasformazione. Cinica al massimo, anche sui break point fronteggiati Kasatkina con uno straordinario 80% nel salvataggio (8/10). Ci sono comunque degli aspetti del gioco di Daria che vanno necessariamente migliorati in vista della semifinale: ad esempio la resa con la seconda, contro Parrizas-Diaz ha raccolto un misero 30% (6/20) ma soprattutto deve risolvere il problema dei doppi falli, ne ha commessi 9 contro Nuria. Tra la russa e l’andalusa un solo confronto diretto, nello scorso mese di gennaio si affrontarono sempre nei quarti al Melbourne Summer Set 2.

Ad attenderla in semifinale ci sarà la francesina Diane Parry: la 19enne transalpina ha battuto l’affettatrice Tatjana Maria (n. 92 WTA, ma con i punti della semifinale di Wimbledon si troverebbe molto più su in classifica) dopo una lotta forsennata durata la bellezza di 2h56 con il punteggio di 6-4(8) 6-7 7-6(4). La 35enne tedesca è riuscita a prolungare la sfida al terzo set, cancellando tre match point nella volata finale del secondo parziale, i primi due nel dodicesimo gioco con Diane al servizio per chiudere la partita e il terzo ancora in risposta nell’undicesimo punto del tie-break. Il quarto tentativo si è rivelato però quello buono per Parry, che ha posto fine al match nel deciding game del set decisivo. Non bastano a “mamma” Maria 10 ace e l’84% dei punti vinti con la prima, per raggiungere il successo. Curiosamente l’unico precedente si era disputato in Italia, quest’anno sul prato di Gaibledon, quando vinse ancora la n. 81 del mondo in tre set.

La semifinale della parte bassa invece vedrà come protagoniste l’ucraina Marta Kostyuk, (che due giorni fa ha criticato aspramente le modalità organizzative dell’evento Tennis Play for Peace di scena sul Louis Armstrong) numero 10 del tabellone e 72 del ranking mondiale che ha trionfato nel terzo quarto del seeding ai danni della giocatrice di casa Rebecca Marino – n. 112 WTA e giustiziera di Paolini nel turno precedente – per 6-2 4-6 6-2 in 1h34′, e l’australiana ma di origini russe Daria Saville (n. 73 WTA), in passato Gavrilova: la n. 9 del main-draw del WTA 250 di Granby ha surclassato la malcapitata cinese Xiyu Wang (n. 75 WTA) per 6-3 6-0 in 1h14′.

IL TABELLONE DEL WTA 250 DI GRANBY

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Matteo e Camila cercano di farsi strada: oggi affrontano Grenier e Keys quasi in contemporanea

Iniziano i secondi turni allo US Open 2022 e in questo mercoledì i protagonisti saranno Matteo Berrettini e Camila Giorgi, in campo entrambi tra tardo pomeriggio e prima serata.

Matteo Berrettini giocherà il secondo match sul Grandstand contro il francese Hugo Grenier, a seguito del match tra Jabeur e Mandlik che inizierà alle 17. I due sono coetanei ma c’è solo un precedente lontano nel tempo e nella categoria Challenger (vinto da Berrettini, al Challenger di Segovia 2017, in tre set). Berrettini e Grenier, infatti, sono due tennisti che fin qui hanno vissuto due livelli differenti di tennis: l’azzurro è da anni un costante top ten, anche se attualmente è sceso in classifica a causa di varie vicissitudini, il francese ha una dimensione da giocatore dei tornei Challenger. E’ arrivato al secondo turno vincendo una partita per lui importante contro Etcheverry in quattro set. Sulla carta Berrettini è il chiaro favorito e Matteo ha il compito di provare ad approfittare di un tabellone favorevole dopo le eliminazioni di Tsitsipas e Fritz nella sua zona.

Camila Giorgi tenterà di staccare il pass per il secondo turno, anche lei giocherà intorno alle 19, secondo match sul campo Louis Armstrong contro la padrona di casa Madison Keys, attuale numero 20 del mondo. Tra le due ci sono cinque precedenti (Keys è in vantaggio 3-2) ma l’ultimo risale al 2018. Giorgi probabilmente parte sfavorita ma è noto a tutti che quando ogni tassello al suo posto l’azzurra è un’avversaria che può cogliere qualsiasi risultato. E il palcoscenico di oggi, contro una giocatrice che godrà dei favori del pubblico, potrebbe stimolare Camila – che al primo turno ha battuto l’ungherese Bondar in tre set – a dare il meglio di sé.

ITALIANI IN CAMPO OGGI MERCOLEDI’ 31 AGOSTO

Us Open uomini, 2° turno: Berrettini-Grenier, Grandstand, ore 19 circa, diretta tv Eurosport, streaming Eurosport Player e Discovery+

Us Open donne, 2° turno: Giorgi-Keys, Louis Armstrong Stadum, ore 19 circa, diretta tv Eurosport, streaming Eurosport Player e Discovery+

Il campione maiorchino dopo la vittoria contro Hijikata: “Ho preso un sacco di warning nella mia carriera. Il problema è che dobbiamo andare a prendere noi l’asciugamano”

Sono passati tre anni dall’epica finale del 2019 vinta contro Daniil Medvedev. Poi Rafael Nadal non ha più messo piede a Flushing Meadows, saltando le edizioni del 2020 e del 2021 dello US Open. Nella notte appena trascorsa ha riannodato il filo del rapporto tennistico con la Grande Mela superando in un match più difficile del previsto Rinky Hijikata. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal maiorchino in conferenza stampa.

D: Quali sono i tuoi pensieri su questo match?

Nadal: “Ovviamente è stato un match duro. Ho iniziato non male, ma poi non sono stato in grado di cogliere alcune opportunità. Penso di aver vissuto un game al servizio negativo e poi lui mi ha brekkato. Poi mi sono un po’ innervosito. Era il primo match a New York da tre anni, in sessione serale, è sempre tutto molto eccitante. Però sono riuscito a superare quel momento. Poi penso di aver giocato meglio. Non sono stato perfetto, ma sono felice. Era il mio secondo match in quasi cinquanta giorni. Quand’è così, non bisogna pensare a giocare perfettamente ma a portare a casa la partita ed è quello che ho fatto”.

D: Siamo a fine agosto e non hai ancora perso un match negli Slam quest’anno. Cosa pensi a riguardo?

Nadal: “Sì, non ho perso un match, ma nemmeno ho vinto tutti e tre i tornei… Ritirarsi prima di giocare per certi versi è ancora più duro di perdere. Lo sport è vincere o perdere, non ritirarsi. Però anche questo è parte della mia carriera. Dall’altro lato, ovviamente sto avendo un entusiasmante anno in termini di risultati. Ma è stato un anno anche duro, perché ho avuto diversi problemi fisici, dalla costola, all’addome. Un sacco di cose sono successe negli ultimi sei-sette mesi. Quindi non mi posso lamentare e ora essere al secondo turno è già qualcosa”.

D: All’inizio del match hai avuto bisogno di tempo per capire a che punto sei fisicamente?

Nadal: “Mi sono allenato abbastanza bene la scorsa settimana. Poi, certo, la partita è un’altra storia. A Cincinnati ho perso al primo turno ed è stato un peccato perché quando torni da un infortunio la prima partita che giochi è importante per la fiducia. Ho perso anche se ho avuto molte opportunità di vincere. Ma poi Coric ha vinto il torneo, quindi… Anche per me è un buon segnale. Oggi all’inizio non ho colto le mie opportunità. Probabilmente avessi portato un game quando mi sono trovato 0-30, 15-30, le cose sarebbero girate a mio favore ben prima perché mi sarei rilassato. Però anche il mio avversario ha giocato molto bene per un tratto del match. Si è trattato di una battaglia dura, di quasi tre ore. Forse questo aiuta, in certi versi. So cosa devo fare meglio per i prossimi due giorni. Però ripeto, quando non competi per lungo tempo, ci sta che non vada tutto perfettamente. Devi essere umile abbastanza per accettare le difficoltà e capire che c’è da lottare e da soffrire. Questo è quello che ho fatto oggi”.

D: Cosa pensi di Hijikata?

Nadal: “Non lo conoscevo molto, ma sembra che sappia fare tante cose. Serve bene, colpisce in anticipo, ed è molto veloce. Dobbiamo dargli un po’ di tempo per capire come evolvono le cose, perché non puoi analizzare un giocatore basandoti su una sola partita. Penso che abbia buon potenziale, ma diamogli tempo, ha ancora molta strada da fare”.

D: Alcuni commentatori ti hanno criticato perché a volte non rispetti la regola dei 25 secondi di tempo per servire. E gli arbitri spesso chiudono un occhio. Lo ha evidenziato anche John McEnroe, che a volte sembra ci sia un regolamento differente per te. Pensi che questo getti un’ombra sulla tua altrimenti eccellente eredità?

Nadal: (ridendo) “Penso che sia uno scherzo. Nella mia carriera ho ricevuto un sacco di warning. Mai per aver rotto una racchetta, mai per aver fatto casino in campo, ma per la regola del tempo. Ho un problema di sudorazione e quando giochi in condizioni così umide questo problema si enfatizza anche perché da due anni a questa parte non ci sono più i raccattapalle che portano gli asciugamani. Quindi devi andare dall’altra parte del campo per prenderli. Questo è un problema per chi come me suda molto perché sai che se vai a prendere l’asciugamano finisce subito il tempo. Per questo non ci vado spesso. Non penso assolutamente di ricevere un trattamento diverso dagli arbitri”.

D: Solo perché sudi tanto, ci dovrebbe essere una regola differente per te?

Nadal: “Non ho mai detto questo. Io seguo le regole. Se ci metto più di 25 secondi tra un punto e l’altro, ricevo un warning, è sempre successo. Controlla pure, non so dove vuoi arrivare…”

D: Grazie per aver risposto.

Nadal: “Non penso proprio che io riceva un trattamento differente rispetto agli altri. Non ho capito perché John abbia detto questo in tv. Magari dopo ci facciamo una chiacchierata… (sorridendo)”.

La soddisfazione del coach dell’italiano dopo la vittoria in cinque set sul belga: “Sempre saputo che Lorenzo può vincere partite così”

Lorenzo Musetti porta a casa una vittoria pesante, superando David Goffin al primo turno dello US Open. Era già successo l’anno scorso che il giovane ragazzo toscano superasse il primo turno degli US Open. Ma era stata una vittoria molto diversa. Dopo aver ceduto un primo set 7 a 5 all’americano Emilio Nava, aveva dominato i tre set successivi portando a casa una vittoria senza troppe difficoltà.

Ieri invece il coach Simone Tartarini ha sofferto più del solito guardando il suo Lorenzo lottare fino al quinto set contro il giocatore belga David Goffin. Chissà se avrebbe mai immaginato, quel giorno in cui conobbe quel bambino di otto anni con la racchetta in mano, al tennis club di La Spezia, che un giorno avrebbe tremato così, fino al super tiebreak del quinto set, al primo turno del Us Open.

Tartarini, contattato da Ubaldo Scanagatta, inizia complimentandosi: “Un avversario veramente degno, complimenti a Goffin, devo dire un livello altissimo, una partita incredibile: è girata mille volte” dice ancora con il fiato corto. Una partita nella quale infatti non si riusciva mai a trovare un netto dominatore. Simone Tartarini non sembra trovare le parole per spiegare tutto quello che è successo: “Penso che se qualcuno volesse spiegare il tennis dovrebbe far vedere partite come queste, dove può succedere di tutto. Puoi essere sotto 5 a 2 e riuscire a rimontare 5 giochi pari. Possono venirti dei crampi alla mano da non riuscire più a giocare e qualche minuto dopo puoi ripartire come se niente fosse. Nel tennis non è mai finita: se ci credi, può succedere di tutto.”

Non sarebbe stato possibile, infatti ieri scommettere su nessuno di questi due giocatori. Tartarini però ci tiene a precisare che questa vittoria l’ha certamente fatto agitare, ma non l’ha sorpreso. “Lo so bene che Lorenzo può vincere partite come queste e non è la prima volta che avanza in uno slam. Aveva superato il primo turno proprio qui l’anno scorso e, sempre l’anno scorso, ha fatto gli ottavi a Parigi.”

Musetti, testa di serie numero 26, affronterà ora Gjis Brouwer, tennista olandese che a sorpresa ha superato al primo turno Adrien Mannarino. L’azzurro scenderà in campo da favorito, ma quando gli si chiedono i presentimenti che ha sulla prossima partita Tartarini non si sbilancia: “Il livello qui è altissimo, ogni avversario può essere temibile. Tsitsipas ha perso al primo turno contro il colombiano Galan. Anche Fritz ha perso al primo turno contro il 300 del mondo. Non c’è niente di prevedibile, tutte le partite sono una lotta qui. Anche la partita di Sinner è andata al quinto set e anche in quel caso non era prevedibile chi avrebbe potuto vincere”. Un livello altissimo quindi quello di quest’anno agli Us Open secondo il coach del giovane italiano che ora deve recuperare e ritrovare la giusta concentrazione per superare il secondo turno. Simone Tartarini conclude così: “Si fanno sempre tanti discorsi sulle partite, chi avrebbe potuto vincerle o chi vincerà le prossime; ma il punto è che non c’è molto da parlare, c’è da stare in campo e giocare al meglio, sempre. Per me Lorenzo ieri è stato doppiamente bravo perché di fronte a partite così, un solo bravo non basta”. Non c’è più spazio quindi per le parole. Non ci resta che aspettare il secondo turno e sperare di vedere Lorenzo di nuovo nella sua miglior forma.

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